[Scheda || Equip: 2 pugnali appesi alla vita || Pt Exp: 3]
Mentre camminava nel silenzio più totale con le orecchie tese la brezza mattutina le portò un odore...l'odore di tre, anzi quattro essere umani. Allentò il passo e tese le orecchie, il suo udito da segugio non la ingannava: erano pugnali o coltelli quelli che sentiva sguainare.
"Ci siamo!" pensa a mente fredda, il sentiero svolta leggermente a destra e, prima celato dalla curva e dall'erba, un albero spunta a tagliarli il sentiero
"illusi" pensa con una punta di ironia Yavanna...
"quel coso posso spostarlo quando mi pare e piace!" solitudine a parte, essere licantropo aveva molti pregi!
Yavanna si porta esattamente davanti al mercante e al carro per proteggerli, sfila i pugnali dalla vita e incrocia le braccia in aria davanti a sé per proteggersi. D'improvviso da sinistra si sentono delle grida e Yavanna si gira subito verso quella direzione, quattro uomini armati escono dall'erba.
Il licantropo si lancia in avanti, il primo dei quattro era un bestione ma parecchio stupido e pieno di punti scoperti, si avventa su di lui e senza troppi complimenti gli infilza il pugnale Hebi, il più lungo e sottile dei due, nello stomaco dal quale parte un considerevole fiotto di sangue e che costringe il gigante a piegarsi in due dolorante.
Se ne ritrova davanti un altro di statura medio bassa seguito a ruota dal suo compagno...la scarsa altezza dell'individuo le torna a favore: con la gamba destra sferra un calcio dritto nel petto del tizio in modo da far cadere a terra lui e il suo compagno..almeno uno dei due, o se ha fortuna anche tutti e due, dovrebbe battere la testa in terra e non rialzarsi più per un bel po' di tempo o comunque la loro caduta le darebbe il tempo di sistemarli per le feste.
Il quarto si avvicina con un coltellaccio che non promette nulla di buono! Mulina l'arma verso Yavanna, che si abbassa per evitarlo, altrimenti le avrebbe tranciato la testa di netto! Dal basso ne approfitta per pugnalargli la coscia destra con Hilal, il pugnale corto ma spesso e micidiale, la cui lama aveva anche cosparso con del veleno prima di partire. Ne approfitta poi per allungare la gamba e con estrema rapidità farlo cadere in terra.